News

Come si localizza un manga? Dietro le quinte con Cristian Posocco

Dietro ogni manga che arriva in Italia c’è molto più di una semplice traduzione.
Portare un’opera giapponese nelle mani dei lettori italiani significa selezionare i titoli giusti, capire il contesto culturale, saperne leggere i segnali profondi e accompagnarla nel passaggio da un mercato all’altro senza tradirne lo spirito.

Tra gusti del pubblico, trend globali e rispetto per l’autenticità dell’opera, il lavoro editoriale sul manga è un equilibrio delicato. A guidarci in questo mondo complesso è Cristian Posocco, figura chiave dell’editoria manga in Italia.

Cristian Posocco è uno dei professionisti più autorevoli nel panorama manga italiano. Dopo l’esperienza con la fanzine Kamikaze e la rivista eMotion, ha pubblicato il saggio MangArt. Forme estetiche e linguaggio del fumetto giapponese. Dal 2006 al 2016 è stato direttore editoriale di Flashbook Edizioni. Oggi è Publishing Manager Manga di Edizioni Star Comics, casa editrice leader nel settore manga in Italia.

In questa intervista, Cristian ci racconta il lato meno visibile del suo lavoro: selezione dei titoli, adattamento culturale, lettura del mercato e consigli per chi sogna una carriera nel mondo dell’editoria manga.

 

 

 

Un lavoro in continua evoluzione: tra editoria e visione strategica

Qual è la parte più stimolante del tuo lavoro in Star Comics? In che modo contribuisci a far crescere l’azienda e a portare nuovi manga ai lettori italiani?

La cosa più stimolante del mio lavoro è che non è mai uguale a sé stesso, ma evolve man mano che evolvono sia il mercato sia l’azienda, che negli ultimi 10 anni ha osservato una crescita e un’espansione notevoli. Ci sono tante piccole cose che hanno contribuito alla crescita dell’azienda, dall’importanza data alla comunicazione e agli investimenti promozionali al ragionamento su progetti editoriali pluriennali con una visione sui possibili cambiamenti futuri e sulle conseguenze delle scelte nel presente; ma fondamentalmente per la stragrande maggioranza la crescita è dovuta alla maturazione del mercato e al ritorno dei grandi bestseller in un contesto sociostorico e culturale ineditamente favorevole.
Fra le varie mansioni di cui mi occupo, quella che probabilmente affascina maggiormente a un occhio esterno è la selezione dei titoli da localizzare. È una mansione di grande responsabilità, che presuppone non solo la conoscenza dei mercati d’origine e di localizzazione e delle rispettive culture, ma anche esperienza, ragionamento, lungimiranza. Le cose più difficili sono capire quando avere prudenza e quando vale la pena osare, bisogna farsi un’idea di dove sta andando il pubblico e come si evolverà il mercato, ma non è scontato. Inoltre, è necessario riflettere, prima ancora su come proporre i titoli individuati al mercato, su come proporli all’azienda stessa.

 

Emozione e autenticità: localizzare senza tradire l’opera

Quando un manga arriva in Italia, come ti assicuri che mantenga la sua essenza originale, pur riuscendo a parlare anche ai lettori italiani?

Anche qui, dipende dai contesti, ed è necessaria flessibilità e adattabilità alle situazioni e alle circostanze. La mia policy di base è che nella traduzione e adattamento di un’opera bisognerebbe mettere il più possibile il fruitore italiano in condizione di provare le stesse emozioni e sensazioni che l’autore ha inteso comunicare al suo pubblico originale, e, al tempo stesso, cercare di preservare eventuali sottotesti e riferimenti culturali. Questo però, non sempre è semplice e non sempre è possibile, e in molti casi è necessaria mediare e accettare dei compromessi. Tutte le scelte difficili vengono prontamente condivise con i licensor e gli autori originali, e ufficializzate dopo il loro espresso consenso: questo serve a tutelare sia l’opera che gli autori che il pubblico.

 

Capire il pubblico e il contesto: intuizione vs. tendenza

Quali sono gli elementi che ti colpiscono di più quando scegli un manga da portare in Italia? Ti affidi più alle tendenze del momento o alla tua intuizione su cosa potrebbe davvero piacere ai lettori?

Se devo essere sincero, alla seconda. Capire le tendenze è importantissimo, ma qui sta il punto: “capire”, non “seguire acriticamente”. Le tendenze vanno sempre contestualizzate: in quale ambiente si sono sviluppate? Possono essere valide all’infuori di esso? Quali sono gli elementi sociali e culturali che hanno dato loro origine? Questi elementi sono destinati a durare nel futuro? A evolversi? A estinguersi?

Faccio un paio di esempi. Il successo clamoroso di Evangelion è figlio di un’epoca di eccesso di opulenza e di apparenza, che generava nel pubblico la necessità di mettere in discussione le apparenze e ritornare ai significati più profondi delle cose, di rifiutare i modelli patinati per guardare dentro sé stessi e ritrovare un proprio ruolo autentico. Il grande ritorno di Dragon Ball e il successo di opere come Demon Slayer è legato invece all’imporsi di periodi di incertezza e paura: prima la crisi economica, poi le emergenze sanitarie e ora le guerre. In periodi di incertezza funzionano di più eroi forti che non si pongono troppe domande ma agiscono repentinamente per il bene collettivo, eroi il cui ingresso in scena faccia “tirare un respiro di sollievo”, infondendo un senso di sicurezza.

Capire i contesti sociostorici e immaginare come si evolveranno ci aiuta a intuire quali opere possano funzionare meglio anche in prospettiva e quali possano invece faticare al di là del loro valore e della loro qualità.

A rendere tutto più complicato è il fenomeno social delle “minoranze vocali”: nicchie di appassionati dalla conoscenza approfondita del medium e dai gusti evoluti che si cimentano in discussioni e nella creazione di contenuti sulle opere più o meno gradite e autoalimentano in loro che le opinioni maggioritarie nei social siano sempre coincidenti con il successo di mercato. Non è così. Spesso il grosso del pubblico, soprattutto nel caso dei maggiori successi, è costituito da persone che vivono la fruizione come un mero passatempo che si conclude al termine della stessa, e non hanno interesse poi ad approfondimenti o discussioni. Ci sono molti casi di opere o tendenze che possono apparire di sicuro successo a consultare i social, ma che poi nei fatti floppano.

 

Il consiglio: impegno, umiltà e voglia di imparare

 Un consiglio per chi sogna di lavorare nel settore?

Una buona conoscenza del medium videoludico, ovviamente, unita alla capacità di dedurre quale sia la soluzione migliore anche quando ha davanti a sé un contesto solo parziale.

 

E ora tocca a te: masterclass gratuita traduzione editoriale di videogiochi, manga & comics

Se i manga e la cultura pop sono la tua passione, se ami le lingue e vuoi farne il tuo lavoro, questa è l’occasione.

👉 Partecipa alla Masterclass gratuita di SSML Carlo Bo:
Traduzione editoriale di videogiochi, manga & comics
📅 Quando? 26 giugno 2025, alle 17:30 – Online
🎮 Gratuita

Iscriviti qui

12 Giugno 2025
News Recenti

LeadForm (Pagina Presentazione corso)

Form di raccolta lead

  • Entra nel mondo senza confini della Carlo Bo

  • Compila il Form per ricevere Informazioni ed il link alla chat con la Sede Locale: verrai contattato da un Esperto 😃
  • Questo campo è nascosto quando si visualizza il modulo
  • Questo campo serve per la convalida e dovrebbe essere lasciato inalterato.
  • Iscriviti alla nostra newsletter
    e scopri il mondo della Carlo Bo.

© Copyright 2002- Istituto di Alti Studi SSML Carlo Bo - P.IVA 03646790158 | C.F. 80073370159 - Versione 1.1.0