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Tradurre fumetti come professione: ecco cosa sapere

Gli appassionati del fumetto sono in costante crescita nel nostro Paese, tanto che nei primi sei mesi del 2022 si è registrato un aumento del valore di venduto del 23,7% rispetto allo stesso periodo del 2021.

Dagli amanti dei fumetti americani o europei, ai fedelissimi dei manga giapponesi, questo settore è ormai aperto a bambini e adulti che vogliono godersi la “nona arte” e spaziare fra storie graficate di vario tipo.

Vista l’ampiezza del fenomeno e la crescita del mercato del fumetto in Italia, una buona opportunità di carriera per gli appassionati di lingue è quella di tradurre fumetti. Scopriamo tutto sul settore e come specializzarsi nella traduzione del fumetto a livello professionale.

Perché tradurre manga e fumetti?

I fumetti sono molto diffusi soprattutto tra i giovani dai 14 anni in su, ma sono popolari anche tra gli adulti. Solo in Italia, infatti, ci sono quasi 9 milioni di lettori, circa il 18% della popolazione, e continuano a crescere di anno in anno.

Esistono fumetti per tutti i gusti: è possibile scegliere tra fumetti americani, giapponesi, europei e italiani, e spaziare tra vari generi, dall’horror all’azione, dal fantasy all’umoristico, dallo storico al western, e così via.

Per gli studiosi di lingue e culture estere la traduzione dei fumetti può essere uno sbocco professionale che trasforma una passione (o un settore interessante e di intrattenimento come quello dei fumetti) in un lavoro.

Esistono molti vantaggi nel tradurre i fumetti:

  • Il mercato è in crescita e richiederà sempre più figure professionali specializzate in lingue.
  • Il ruolo del traduttore consente agli appassionati del medium fumetto di accedere in anteprima a contenuti destinati al mercato italiano.
  • Operare in questo campo dà la possibilità di lavorare come traduttore per case editrici su progetti di vario tipo.
  • Si tratta di un ambito dinamico e specifico che prevede una carriera ben delineata.
  • Apre le porte alla traduzione di contenuti nel settore editoriale.

Fumetti e manga: differenze e stili

Ci sono alcune differenze tra i fumetti occidentali e quelli giapponesi, spesso identificati con la parola “manga”.

In generale, i fumetti sono storie raccontate tramite immagini in sequenza caratterizzate dalla presenza di dialoghi in appositi elementi grafici, le cosiddette “nuvolette” o “balloon” in inglese.

Il primo fumetto di stampo occidentale risale al 1833, si chiama “Monsieur Jabot” ed è opera dell’illustratore svizzero Rodolphe Töpffer. Dall’800 il fenomeno delle “storie in immagini” ha continuato a incalzare e a diventare popolare. Oggi, i fumetti “occidentali” sono:

  • prodotti in tutto il mondo, soprattutto negli USA
  • caratterizzati solitamente da disegni a colori
  • focalizzati maggiormente sull’azione e sul suo progredire in modo dinamico
  • aperti a vari formati e dimensioni e possono parlare degli argomenti più disparati.

Dalla seconda metà dell’Ottocento la tradizione del fumetto si è diffusa anche in Asia, e specialmente in Giappone, dove questa tipologia di racconti per immagini veniva descritta con il termine “manga”. Oggi, in Occidente questa parola viene utilizzata per identificare i fumetti giapponesi, mentre proprio in Giappone il termine viene usato per riferirsi ai fumetti in generale, che prevedono diverse uscite e una successione nello storytelling della trama, indipendentemente dal Paese di origine. 

I “manga” del Sol Levante differiscono dai fumetti di matrice occidentale per alcuni aspetti:

  • vanno letti da destra verso sinistra, quindi in modo opposto a come vanno letti quelli occidentali
  • prediligono il formato compatto
  • sono generalmente più introspettivi, si concentrano sui sentimenti e le emozioni dei protagonisti
  • i disegni sono per lo più in bianco e nero.

Diventare traduttore di fumetti e manga

Per diventare traduttore di fumetti o manga è necessario avere la giusta preparazione linguistica ma soprattutto culturale, per riuscire a riportare in lingua italiana non solo la traduzione letterale dei testi ma anche le intenzioni dei protagonisti, in modo coerente allo svolgimento della storia. 

Per questo motivo, è necessario formarsi in istituti specializzati nello studio delle lingue come la SSML Carlo Bo, da più di 70 anni punto di riferimento per chi desidera diventare traduttore, interprete e mediatore linguistico. L’offerta formativa della SSML Carlo Bo propone il Corso di Laurea in Scienze della Mediazione Linguistica, percorso altamente professionalizzante che apre ad un mondo di opportunità.

Per iniziare a scoprire di più sul mondo dei fumetti, leggi subito la nostra infografica.

Fonti dell’infografica:  

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26 Ottobre 2022
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